“Un alimento unico per le sue capacità benefiche, uno dei pilastri della dieta mediterranea che non dovrebbe mai mancare nella nostra tavola”
.
L'agricoltura biologica è un tipo di agricoltura che sfrutta la naturale fertilità del suolo favorendola con interventi limitati, che vuole promuovere la biodiversità delle specie coltivate (ed allevate) ed esclude l'utilizzo di prodotti di sintesi e degli organismi geneticamente modificati (OGM).
Per la produzione di olio extravergine d’oliva ottenuto con metodi di agricoltura biologica, il Reg. CE n.2092/91 prevede, per ogni fase di lavorazione, i seguenti adempimenti:
Lavaggio delle olive - da effettuare prima della frangitura, consentito con sola acqua potabile
Estrazione - in tutte le fasi del ciclo di lavorazione devono essere rispettate le seguenti condizioni:
la temperatura della pasta non deve superare i 37°C
durante la gramolatura è consentito solo l’uso di acqua potabile;
tutti i materiali impiegati nel ciclo di lavorazione non devono cedere molecole di sintesi.
Enzimi - è vietato il loro utilizzo
Separazione con centrifughe verticali
Vasi oleari in cemento o rivestiti con piastrelle vetrificate o in terracotta o un acciaio inox.
Sono vietati i vasi in vetroresina.
Recipienti per l’immissione al consumo:
ammessi recipienti in vetro, preferibilmente scuro, e in terracotta con tappi a norma di legge.
Le operazioni di confezionamento devono garantire la completa separazione da altri prodotti non bio.
Etichette:
indicare la zona di produzione delle olive, il frantoio e la ditta di imbottigliamento nonchè l’anno di produzione. Indicare inoltre il tipo di molitura utilizzata.
Tagli:
sono consentiti; se gli oli provengono da zone diverse deve essere indicato sull’etichetta. Se avviene il taglio
tra oli o olive in conversione e biologiche, il prodotto ultimo sarà dichiarato in “conversione”.